Esistono tante forme di discriminazione, all’interno delle varie società. Quelle più evidenti sono determinate da lingua, colore della pelle o religione. Ma anche per l’orientamento sessuale, in molte culture, viene attuata la lotta a chi non si confà al modello ideale della maggioranza.
Ma si potrebbero trovare infinite forme di discriminazione, dettate da scelte di svago.
Venticinque anni fa, per esempio, leggere fumetti veniva considerato roba da bambini. Gli adolescenti che leggevano manga erano oggetti di vessazione da parte dei compagni. Si diventava automaticamente impopolari, venendo additati come strani, infantili e sfigati: gente da emarginare.
Ora i manga hanno una diffusione maggiore e nessuno fa caso a chi li legge. Ma ho notato che lo stesso pregiudizio si manifesta verso il genere di letture scelte. Su Facebook sono tutti dotti e additano le ragazze che leggono romanzi rosa come frustrate, per non parlare di chi legge erotici. Apriti cielo, manco fossimo nel medioevo. E giù di battutine su presunte carenze nella sfera privata.
Ma veniamo agli M/M. Sentendo certi commenti gretti e vuoti, mi sembra di venir catapultata indietro di venticinque anni, quando mi sentivo derisa perché leggevo Video Girl Ai o Kimagure Orange Road.
Per rispondere ai trogloditi, che pensano che una lettrice di M/M sia una donnetta scialba e frustrata, un mancato uomo gay dall’aspetto scialbo, che l’identikit non corrisponde per niente alla maggior parte di noi.
Non esiste un unico tipo di uomini gay. Perché ogni individuo è unico e irripetibile. Come non esiste uno standard di donne lesbiche o bisessuali.
Allo stesso modo, chi legge lo stesso genere di libri è accomunato dalla medesima passione, non dallo stile di vita.
Io amo la mia femminilità, adoro essere donna e usare il mio fascino. Ma mi piace anche leggere e scrivere M/M.
Come rispondo a chi crede io sia una scostumata perché scrivo e leggo erotici tradizionali: scrivo anche Paranormal Romance, ma non sono né una strega, né una medium.
È buffo vedere come chi si riempie la bocca di belle frasi contro la discriminazione di genere, sia poi fra i primi a puntare il dito per etichettare gli altri.
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Archivi
Categorie
Meta
COOKIE POLICY
WordPress.com fa uso di cookies. Potete trovare la Privacy Policy di Wordpress.com qui http://automattic.com/privacy/ .I cookies vengono usati per identificare e tracciare i visitatori, il modo in cui usano il sito e le loro preferenze di accesso. I cookies possono essere rifiutati cambiando le impostazioni di privacy e sicurezza dei browser. Con la disabilitazione dei cookies alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente.
L’ha ribloggato su Pensiero Satellitee ha commentato:
Non posso che rebloggare. Sante parole
"Mi piace"Piace a 1 persona
A me capita di tutt’ora di sentirmi dire “Ma guardi i cartoni animati? Ma quanti anni hai? Ma davvero?”
Che si parli di Disney o di anime, poi, non cambia molto per queste persone.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ho messo un “di” di troppo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io vedo che c’è una maggiore apertura per l’incremento della distribuzione. Quando andavo al liceo, i manga in edicola si contavano sulle dita di una mano e, in tutto l’Istituto, eravamo meno di una decina a leggerli, tra cinquecento studenti della scuola.
Le ragazze sono sempre state guardate peggio, chissà perché.
"Mi piace""Mi piace"